10 applicazioni Open-source per la produttività
Storicamente ho sempre usato molte applicazioni open source, con grande soddisfazione per i risultati ottenuti, e con il beneficio di avere dei dati in formati aperti che ho sempre potuto riutilizzare. Ho pensato, dunque, di portare in superficie e condividere con quanti più possibile la mia esperienza, consigliando 10 applicazioni che per me rappresentano una sorta di “minimo sindacale” su ogni computer Windows che ho utilizzato negli ultimi 15 anni (o forse anche di più!). Questo articolo lo devo allo stimolo che mi ha dato un post di @ErPatata.
Tralascerò i progetti più noti (come ad esempio LibreOffice, Thunderbird e le varie distribuzioni di Linux che comuque utilizzo a casa) poiché sono sempre ampiamente trattati e portati come esempi nel contesto delle alternative Open-source, e mi concentrerò su strumenti meno noti al di fuori delle comunità dei “tech-savvys”.
Ciò che questo post però non vuole essere è una raccolta di software gratis.
La comunità Open-Source non basa il proprio modello di business sulla raccolta dei dati personali e sulla loro vendita a chi ne abbia interessi pubblicitari o di governo delle opinioni bensì sulla donazione.
Il riconoscimento di un software come uno strumento utile di produttività, reso disponibile gratuitamente, dovrebbe indurci a fare una piccolissima donazione al team di sviluppo. Questo, pensiamolo moltiplicato per milioni di potenziali donatori, consentirebbe di migliorare quel prodotto e renderlo disponibile anche per chi non può permettersi di pagare uno o due Euro.
Di così poco si tratta, doniamo a chi sviluppa progetti Open Source!
Altra nota importante: non ho voluto utilizzare l’espressione “applicazioni per ufficio” per non creare un malinteso: qualunque software decidiamo di installare sul nostro PC rappresenta un potenziale rischio; ma del resto un PC è anche fatto per eseguirli, ‘sti benedetti programmi!
In un ambiente aziendale, in mancanza di regole specifiche, raccomando sempre di non utilizzare nulla che non sia specificamente approvato dall’IT (che sia open o closed-source). E nel momento in cui decidiamo di usarlo, anche sul PC di casa, occorre esercitare delle pratiche di “stewarding” per minimizzarne il rischio, come ad esempio:
- Controllare regolarmente gli aggiornamenti di Windows e installare le versioni aggiornate di tutte le applicazioni
- Lasciare il PC spento quando non si utilizza
- Effettuare una scansione antivirus su qualunque cosa scarichiamo da internet
- Se possibile controlliamo l’hash dei file che scarichiamo (ho parlato qualche tempo fa di come controllare l’hash di un file in modo pratico e veloce su Windows).
- In caso di comportamento anomalo di una applicazione controllare la presenza di bollettini di vulnerabilità dal database del NIST, ed eventualmente disintallarla fino a risoluzione della vulnerabilità.
Non ho mai personalmente sperimentato problemi, vulnerabilità o virus dai progetti che vi riporto di seguito. Ma mai dire mai, teniamo sempre gli occhi ben aperti!
Dunque partiamo con la rassegna!
Da Notepad a Notepad++
Notepad++ è un editor di file di testo potentissimo. Supporta la sintassi dei principali linguaggi di programmazione così come la formattazione di file XML, JSON, CSS e HTML. In molti lo usano anche per scrivere codice. La sua caratteristica più utile è il vasto repository di plugin che è possibile utilizzare. Questo gioiello è sviluppato da una sola persona: Don Ho.
Da VSCode a VSCodium
Forse non tutti sanno che Visual Studio Code è un progetto Open-source, che Microsoft “impacchetta” con il proprio brand, telemetrie varie e licenza. Ma esiste anche in versione “liberata” da ciò che non è necessario, e si chiama VSCodium. Lo sto provando da qualche settimana, e va benissimo.
Da Adobe Illustrator a Inkscape
In questo passaggio, ammetto, qualcosa si perde. E sono soprattutto le telemetrie e il costo delle licenze Adobe. Inkscape è un progetto che esiste (e che io uso) da 20 anni ed è un editor SVG (Scalable Vector Graphics) totalmente gratuito e open-source. Negli ultimi anni il progetto è divetato finalmente maturo per ambienti di produzione.
Da Adobe Photoshop a “The GIMP”
GIMP sta per “GNU Image Manipulation Program”, ed è un programma per la manipolazione dei file grafici raster. Ha una miriade di strumenti, effetti, filtri e può integrare script ed estensioni per velocizzare il workflow. Anche questo progetto è totalmente gratuito e open-source.
Da Microsoft Project a Project Libre
Project Libre ha da poco due facce, quella classica per desktop open-source e quella su Cloud con subscription pagata. Non contiene tutte le funzioni di MS Project, ma per progetti di medio-piccole dimensioni è imbattibile.
7zip, il compressore di file definitivo
7zip è forse il più potente strumento di compressione di file oggi disponibile. Finché c’è stato Winzip o WinRar era la loro alternativa, ma non è più così da quando Windows ha incorporato il suo archiviatore. Può comunque essere utile per archiviare con password e per suo il supporto a praticamente ogni formato di compressione.
Da Adobe Lightroom a Digikam
Qui devo essere onesto. Non ho mai provato Lightroom e non so come sia in confronto. Però so che Digikam è ultimamente “esploso” con rilasci frequenti e numerose funzionalità aggiuntive. Non resta che provarlo! Si tratta di una applicazione che consente di catalogare le vostre fotografie, leggendone i metadati, le informazioni di geolocalizzazione e implementando anche il riconoscimento facciale automatico per trovare le persone che conoscete su tutti i vostri archivi.
Da Visio a Draw.io
Anche questo progetto è tanta roba. Draw.io è una applicazione desktop in grado di realizzare tantissimi tipi di diagramma diversi. Con “stencil” chiari e utilizzo intuitivo. Manca delle funzioni più avanzate di Visio (come collegare le proprietà di alcuni elementi a database o a excel), ma per il resto è forse ancora più semplice da utilizzare.
Openshot, video editor multitraccia
Openshot è una manna dal cielo, da quando Windows Movie Maker non è più tra noi. Si tratta di un editor di grande qualità, in grado di gestire transizioni, titoli (in collaborazione con Inkscape), filtri e tutte le funzioni di base per editare semplici video. Non è forse adatto per una post-produzione professionale, ma risolve di certo le esigenze del grande pubblico.
OpenSCAD, un CAD “solido” per programmatori
OpenSCAD è un vero e proprio CAD 3D, ma a differenza dei CAD tradizionali, consente la descrizione della parte o dell’oggetto con un linguaggio di programmazione piuttosto semplice e potente. Io lo utilizzo tantissimo per creare parti per la stampa 3D perché consente un controllo preciso (e volendo parametrico) delle geometrie.